Settembre 14, 2023

Emicrania Mestruale e rachide cervicale

  • Introduzione
  • Cefalee e rachide cervicale
  • Emicrania una nuova prospettiva
  • Ormoni e rachide cervicale

Introduzione

Il mal di testa e il ciclo mestruale sono spesso associati soprattutto in caso di emicrania. L’ emicrania mestruale è un mal di testa molto diffuso tra le donne. E’ una forma di cefalea primaria in cui il ciclo mestruale può giocare un ruolo provocativo importante. Nella classificazione internazionale delle cefalee e mal di testa l’emicrania mestrule viene descritta in appendice alle varianti emicraniche. I rimedi per migliorare questa condizione ci sono, ma bisogna capire bene alcune connessioni.

Ad esempio la relazione Mal di testa e ciclo mestruale con il Rachide Cervicale è ancora completamente ignorata e sottovalutata. La relazione non è certo da intendersi in termini causali ma oggi sappiamo che disordini e dolori cervicali nonché delle articolazioni temporomandibolari sono spesso associati all’ emicrania senz’aura e sono un fattore irritante e peggiorativo che non può essere ignorato.

Mal di testa, emicrania mestruale e rachide cervicale cosa hanno in comune?

Cefalee e rachide cervicale

Le cefalee e il rachide cervicale hanno connessioni neuroanatomiche specifiche. Molte donne affette da emicrania senz’aura riportano spesso un’associazione particolare tra gli attacchi di cefalea, ciclo mestruale e dolori cervicali. La proporzione di donne con emicrania legata al ciclo varia negli studi dal 3% al 76% ( perchè dipende dalla popolazione studiata e dai criteri diagnostici utilizzati). In media il 50% delle pazienti presenta emicrania senza aura correlata al ciclo, mentre circa un 7% ha un’ emicrania pura mestruale .

Un dato molto interessante e poco considerato è il ruolo del rachide cervicale in queste forme di cefalea.

Oggi sappiamo dalla letteratura e dell’esperienza clinica che la terapia manuale può essere di grande aiuto nelle cefalee primarie, come ad esempio il Watson Headache Approach. Studi effettuati su alcuni peculiari riflessi (riflesso nocicettivo corneale o di ammiccamento e il riflesso trigeminale cervicale) hanno dimostrato che l’emicrania senz’aura, la cefalea di tipo tensivo, l’ emicrania mestruale e la cefalea a grappolo hanno in comune un meccanismo disfunzionale di base: un sistema nervoso centrale “sensibilizzato”.

La sensibilizzazione è un fenomeno neurofisiologico comune e potente. A livello del tronco encefalico esiste il cosidetto nucleo trigemino-cervicale (TCN) che accomuna due gruppi di neuroni ben distinti: il nucleo trigemino caudale del nervo trigemino (che è il V nervo cranico) e il nucleo laterale cervicale (prima radici nervose cervicali). In queste aree convergono tutte le informazioni provenienti dalla testa e dal collo (cute, muscoli, articolazioni, nervi, vasi sanguigni, fascia, meningi) , veicolate dai neuroni trigeminali e cervicali di I ordine che si interconnettono con neuroni midollari di II ordine con caratteristiche molto particolari. Tutti questi nervi sottoposti a continue e intense sollecitazioni nocicettive si irritano e vengono ad essere “sensibilizzati”, cioè diventano più facilmente eccitabili, più sensibili. Di conseguenza ricevono, interpretano e rispondono a stimoli successivi in maniera amplificata, esagerata o anomala. La persona allora sente più dolore, lo prova più spesso, e soprattutto anche stimoli di piccola entità o innocui cominciano a fargli male (stare seduti, pettinarsi, l’aria condizionata, portare un casco, mangiare un alimento o bere un alcolico etc).

Emicrania una nuova prospettiva

Alcune autorità mondiali come il Prof. Goadsby , neurologo d’avanguardia, alla luce delle novità neurofisiologiche suggeriscono oggi che l’emicrania potrebbe essere considerata come un disordine di interpretazione sensoriale. In pratica le informazioni dolorose provenienti ad esempio dai muscoli o articolazioni o vasi sanguigni, o informazioni normali come la luce, i suoni, la vasodilatazione vengono “virtualmente” mal-interpretate e dunque esagerate o ingigantite da un sistema nervoso “sensibilizzato”, con conseguente risposta d’allarme: il Mal di testa.

L’emicrania sarebbe dunque il campanello o la sirena d’allarme che scatta in seguito ad alterazioni di eccitabilità neuronali, attivate da vari fattori, che comportano interpretazioni alterate di informazioni interne o ambientali.

La genetica e l’ambiente giocano un ruolo importante ma  la cosa interessante e poco considerata sono i disordini del rachide cervicale o temporo-mandibolari che sono spesso associati all’emicrania (comorbidità) e agiscono come fattori stressor o trigger irritando questi neuroni e peggiorando la frequenza, intensità, durata e disabilità degli attacchi!

Ormoni e cervicale

Cosa c’entra tutto questo con l’emicrania mestruale?

Questa forma di cefalea  si svilupperebbe come risultato di una caduta dei livelli di estrogeni nella fase del ciclo pre-mestruazioni, a cui seguirebbe una caduta dei livelli di serotonina. Generalmente il profilo ormonale e le fluttuazioni nelle pazienti con emicrania mestruale non differisce da quello delle pazienti che non hanno tale mal di testa. Questa riduzione di livelli ormonali sarebbe il fattore che sensibilizza i neuroni del nucleo trigemino-caudale preparando il terreno alla cefalea. Ma il il 50-60% delle donne  con emicrania mestruale ha un significante , sebbene meno severo, mal di testa anche a metà ciclo dove invece i livelli di estrogeni e dunque di serotonina aumenterebbero.

E questo è contradditorio.

Se è vera la prima teoria, quando tali livelli ormonali aumentano dovremmo avere una “de-sensibilizzazione” neuronale, dunque zero mal di testa!

Qualcosa non torna.

Quello che torna è che il livello ormonale regola il tono muscolare dei vasi sanguigni intracranici. Se gli ormoni si abbassano, il tono muscolare diminuisce ed abbiamo una dilatazione dei vasi e viceversa.

Questo è  tutto normale.

E’ un meccanismo naturale, fisiologico che accade in ogni donna ma queste informazioni – cioè la vasodilatazione o la vasocostrizione dei vasi – possono essere “mal-interpretate” come anormali o pericolose  quando alcuni neuroni sono ipersensibili e ipereccitati. Quindi il problema non è il ciclo, non sono gli ormoni nè le fluttuazioni, ma sono questi neuroni sensibilizzati”. E cosa favorisce questa irritazione nervosa? Sono 3 le possibilità:

1) una alterazione del sistema di controllo e inibizione discendente del dolore, che abbiamo tutti e  che funziona attarverso certi nuclei nervosi che rilasciano sostanze analgesiche: encefaline, endorfine, oppiacei insomma tutto quello che si attiva dopo una bella attività fisica, il sesso, la meditazione, emozioni positive con un’azione antidolorifica naturale!

2) un’alterazione del sistema serotoninergico, anch’esso inibitorio

3) una disfunzione dei nervi, vasi, cute, muscoli, articolazioni cranio-mandibolari innervati dal nervo trigemino o una disfunzione dei tessuti del rachide cervicale innervati dalle prime 3 radici nervose cervicale.

Quando questi tessuti funzionano male, gli stimoli da essi provenienti irritano e sensibilizzano il nucleo di neuroni trigemino-cervicali a livello del tronco encefalico, favorendo la comparsa o il peggioramento dell’emicrania.

Rimedi

La Clinica del Mal di Testa è un netowork di professionsiti esperti nella valutazione e trattamento delle principali e più comuni forme di mal di testa attraverso un percorso terapeutico specifico. Non esiste infatti alcun rimedio unico nè tantomeno immediato per la cura delle peggiori cefalee primarie: l’emicrania senz’aura, la cefalea di tipo tensivo e la cefalea a grappolo. E’ necessario affidarsi a professionisti aggiornati e esperti ed effettuare la corretta visita medica specialistica o la visita muscolo-scheletrica fisioterapica o seguire le altre indicazioni specifiche per assicurare la miglior gestione multidisciplinare possibile per tali condizioni cliniche.