Terapia Manuale Manipolativa: cosa è

La Terapia Manuale o Manipolativa è una branca specialistica della riabilitazione neuro-muscolo-scheletrica moderna. La certificazione internazionale di “terapista manuale o manipolativo” si consegue attraverso percorsi formativi privati o universitari, lunghi e costosi, e sono garanzia di un alto livello di capacità clinica e terapia riabilitativa.

La terapia manuale è comprende l’insieme delle migliori tecniche manuali del mondo della fisioterapia, osteopatia e medicina ortopedica. Ma non è solo questo. Comprende anche tecniche di valutazione delle posture e dei movimenti, tecniche moderne di comunicazione ed educazione, tecniche di prescrizione e pratica di esercizi riabilitativi, tecniche di autogestione per il mantenimento e la prevenzione. Si basa sui 4 pilastri della medicina moderna: l’esperienza del clinico, le migliori evidenze scientifiche, i valori e le aspettative della persona assistita e il modello bio-psico-sociale per cui ogni problematica va indagata e affrontata sempre in modo globale.

Terapia Manuale Manipolativa: gli strumenti

La terapia manuale o manipolativa include 4 strumenti operativi:

1. tecniche manuali, cioè manipolazioni dei tessuti, passive e attivo-assistite (eseguite con l’aiuto del paziente) che derivano dalla medicina riabilitativa, dalla fisioterapia e dall’ osteopatia e che vengono esercitate su muscoli, fasce, vasi sanguigni, nervi, ossa e articolazioni;
2. tecniche di bio-feedback e controllo motorio per imparare a autoregolare la tonicità neuro-muscolare e migliorare il controllo posturale e dei movimenti;
3. tecniche di coaching ed educazione per migliorare la fiducia nelle proprie capacità, per capire come funziona il proprio sistema nervoso, per sfatare miti ed eliminare conoscenze inesatte e paure;
4. esercizi, allenamento riabilitativo o fitness medicale, cioè l’insieme di esercizi utili a ottimizzare la tua tonicità, flessibilità, forza, nonché postura e capacità di movimento globale.

Terapia Manuale Manipolativa: gli effetti

La terapia manuale o manipolativa ha effetti neurofisiologici dimostrati scientificamente che coinvolgono sia i tessuti periferici che spinali e corticali.

Queste tecniche e gli esercizi hanno 5 super effetti multipli:

1. modulano e migliorano la tensione dei tessuti perchè de-sensibilizzano, cioè riducono il livello di irritabilità e ipereccitabilità del sistema nervoso (che è la base di partenza degli attacchi di emicrania senz’aura e della cefalea di tipo tensivo).

2. aumentano la soglia di tolleranza agli stimoli: i tessuti diventano più estensibili e più resistenti

3. riducono o eliminano le rigidità, le infiammazioni e i dolori,

4. migliorano la mobilità e la capacità di carico dei tessuti nervosi, muscolari e articolari: diventi più mobile e forte.

5. migliorano le strategie posturali, la capacità e gli schemi di movimento: hai più controllo motorio e performance migliori.

Terapia Manuale Manipolativa: come funziona

Le tecniche di terapia manuale o manipolativa e gli esercizi riabilitativi sono stimolazioni meccaniche, chimiche e termiche che permettono una “ri-modulazione percettiva”. Quando le tecniche e gli esercizi sono comunicate nel modo “giusto” alla persona “giusta”, sono eseguite nel “posto e nel modo giusto” per quella persona,  allora stimolano peculiari meccanismi del corpo che permettono di modificare in positivo l’interpretazione di certi stimoli, riducendo o “spegnendo”  la percezione delle interferenze irritative (reali o potenziali o immaginate).

Questo permette di ri-modulare subito e in meglio l’esperienza sintomatologica, cioè quello che “percepisci” o pensi di “percepire” a livello della cute, dei muscoli, dei nervi. Tutto ciò ti aiuta a muoverti in modo nuovo e di reagire meglio agli stimoli quotidiani.

Per questo motivo ogni tecnica di valutazione è al tempo stesso una tecnica di trattamento e nella medesima seduta devono avvenire dei cambiamenti positivi per poter affermare che quello che stiamo stimolando abbia un ruolo nella cefalea in questione. 

Non si spostano ossa né si sciolgono nodi muscolari o nervi accavallati né si riallineano colonne. Questi sono concetti antichi e superati nonché pericolosi perché ti convincono di cose che non esistono né accadono. La modifica  dei sintomi o della capacità di movimento, il “sentirsi o muoversi meglio” è il risultato di una ri-modulazione sensoriale e un gioco di modificazioni percettive. E il contesto e il rituale usato dal terapista possono essere già terapeutici! Il corpo è forte e resistente e si autoadatta in meglio attraverso gli appropriati stimoli senso-motori e con le parole giuste. M

Terapia Manuale Manipolativa: a chi rivolgersi

La terapia manuale o manipolativa è una specializzazione. Le figure professionali a cui rivolgersi in Italia in assoluta sicurezza sono i Fisioterapisti laureati che hanno completato dei percorsi specifici come Certificazioni o Diplomi internazionali, Laurea Magistrale, Master universitario, Master o Certificazioni in Osteopatia..

La fisioterapia e l’osteopatia non sono la stessa cosa né i trattamenti sono uguali per tutti. Sia nell’uno che nell’altro caso spesso si applicano “ricette” o protocolli standard. Per la gestione delle cefalee  è necessario un approccio specialistico, multidisciplinare, basato su riscontri neurofisiologici precisi e individuali. L’ osteopatia oggi in Italia può e dovrebbe essere praticata solo medici e professionisti sanitari laureati con una visione a 360 gradi e “aggiornata” del problema. 

Se soffri di cefalea e vuoi verificare e migliorare il ruolo provocativo dei fattori cervicali o cranio-mandibolari, assicurati di rivolgerti a un fisioterapista che sia esperto in questo ambito (dunque non la fisioterapia o l’osteopatia “classica”) e assicurati che collabori con medici altrettanto esperti onde evitare inutili perdite di tempo, di risorse economiche e speranze.  

Terapia Manuale Manipolativa: metodiche e concetti

La terapia manuale o manipolativa comprende un insieme integrato di tecniche di valutazione, ragionamento clinico e trattamento derivanti da diverse metodiche e concetti riabilitativi famosi a livello internazionale. L’approccio impiegato dai fisioterapisti e fisioterapisti-osteopati formati dalla Clinica del Mal di Testa è un concentrato essenziale del meglio di tali tecniche per valutare e gestire i disordini muscolo-scheletrici associati alle principali forme di cefalea.

I principali modelli teorici e operativi integrati e di riferimento usati dai fisioterapisti della CMT sono:

1. Il concetto “3’R System” , ResetRenforceRe-Load del collega americano Gray Cook.

  • Reset: nel senso che tutto quello che si esegue manualmente o tramite esercizi si propone di ridurre e eliminare le interferenze muscolo-scheletriche irritative, e di attivare o ri-attivare quei meccanismi interni che modificano la tue esperienze percettive nei confronti di stimoli irritativi, migliorando la tua soglia di tolleranza, la mobilità e tonicità dei tuoi tessuti. 
  • Rinforzo: nel senso di “rinforzare la tua mente (conoscenze) e la tua partecipazione”. Molta attenzione è dedicata a far comprendere quali siano i falsi miti, le informazioni errate e negative che “ti hanno raccontano finora” e che alterano il tuo recupero! Ci assicuriamo che tu comprenda e decida di partecipare attivamente al percorso terapeutico. Ti indichiamo le migliori strategie posturali e di movimento per la tua condizione,  cosa ridurre o evitare, e altri rimedi comportamentali per stare meglio,
  • Ricaricare: cioè ti aiutiamo a migliorare la capacità di carico del tuo corpo attraverso i “migliori farmaci” naturali:  l’esercizio fisico allenante e l’integrazione alimentare. Ci sono regimi alimentari specifici per stare meglio. L’esercizio è fondamentale per avere meno sintomi, per “ricaricare” i tuoi tessuti e migliorare la capacità di gestire i carichi quotidiani, di muoverti in modo efficace e di ottimizzare le tue abilità neuro-motorie.

2. Il concetto Reproduction&Resolution=Relevance  o Riproduzione&Risoluzione=Rilevanza del collega australiano esperto in cefalee Dean Watson, fondatore della Watson Headache Clinic e dell’Headache Institute. Il Watson Headache® Approach è uno dei capisaldi dell’approccio integrato CMT per risolvere i disordini muscolo-scheletrici correlati alle principali forme di cefalea. Questo concetto è ribattezzato in italiano come AMS: Accensione, Modulazione, Spegnimento.

Questa procedura consiste in un sistema tecniche palpatorie o di movimento attraverso cui verifichiamo subito la presenza problematiche muscolari o articolari che influenzano o causano il tuo mal di testa. Quando siamo in grado di accendere (cioè produrre o riprodurre) i sintomi della cefalea e al tempo stesso riusciamo a modularli e spegnerli, significa che ciò che abbiamo stimolato è rilevante , cioè partecipa come causa principale o come fattore stressor o trigger alla tua cefalea. Di conseguenza sono raccomandate sedute specifiche per ridurre la frequenza, durata, intensità e la disabilità dei tuoi attacchi. La terapia manuale e gli esercizi sono un aiuto fondamentale per risolvere i disordini del rachide cervicale e/o dell’ atm che possono condizionare il tuo mal di testa. Ovviamente bisogna sapere bene come farlo e per questo devi rivolgerti a un fisioterapista esperto della Clinica del Mal di Testa!

3. il concetto di Directional Preference of Movement o Direzione Preferenziale di Movimento del collega neozelandese Robin McKenzie fondatore del McKenzie Institute. Il metodo McKenzie consiste nell’impiego di movimenti o posizioni, semplici e secondo direzioni precise, eseguiti in modo autonomo dal paziente o assistiti dal terapista. Attraverso sollecitazioni ripetute o statiche si esamina la mobilità e capacità di carico di più tessuti contemporaneamente (nervi, muscoli, articolazioni, dischi etc) e si verifica la presenza di una direzione in grado di modificare le tensioni di tali tessuti e ridurre subito i sintomi del paziente. Quando ciò si realizza, significa che la sintomatologia ha una causa periferica muscolo-scheletrica che si può risolvere al 100%.

4. il concetto di Mobilization with Movement o Mobilizzazione con Movimento del collega neozelandese Brian Mulligan fondatore del Metodo Mulligan. Questo metodo consiste nell’applicazione di tecniche manuali senza dolore e secondo specifiche direzioni durante l’esecuzione di movimenti attivi del paziente al fine di modulare la percezione dello schema di movimento. Quando la mobilità e la sintomatologia si modificano subito, significa che la disfunzione di movimento e la sintomatologia hanno una causa muscolo-scheletrica che si può risolvere al 100%.

5. il concetto Dermo-Neuro-Modulation o Dermo-Neuro-Modulazione della collega canadese Diane Jacobs. La metodica parte dalla giusta considerazione del ruolo del tessuto cutaneo e dai concetti di neurodinamica e consiste in tecniche manuali estremamente soft che attraverso stretch cutanei o posizionamenti de-tensivi agiscono sui recettori superficiali modulandone la capacità di percezione. Anche in questo caso le tecniche sono valutazione e trattamento al tempo stesso e quando modificano immediatamente i sintomi confermano una causa o contributo periferici superficiali.

6. il metodo Selective Functional Movement Assessment SFMAValutazione Selettiva del Movimento Funzionale, del collega americano Gray Cook. Si tratta di un sistema di valutazione e diagnosi fisioterapico basato sull’analisi di schemi di movimento fondamentali. Seguendo un algoritmo ben strutturato e ripetibile, la metodica consente di individuare gli schemi mal-funzionanti e la loro causa in termini di disfunzione neuro-miofasciale o articolare o controllo motorio alterato.

7. il concetto Medical Exercise Therapy METScientific Therapeutic exercise Progression STEP da noi rinominato Allenamento o Fitness Riabilitativo. Prima ancora dell’osteopatia, della chiropratica e della fisioterapia stessa, i primi interventi di riabilitazione si svilupparono nei paesi scandinavi attraverso la ginnastica e l’esercizio terapeutico mirato (affondando le loro radici nel ben più antico yoga, nelle arti marziali e nel movimento allenante generale). Oggi, in questi paesi, l’esercizio dosato (aerobico, isotonico, isometrico) e specifico per la patologia, viene prescritto dai medici come una vera e propria medicina ed è poi elaborato e gestito da fisioterapisti esperti.

8. il concetto di Neurodynamics di Michael Shacklock o Mobilizzazioni del sistema nervoso del NOI Group. Il sistema nervoso per funzionare al meglio necessità di spazio per potersi muoversi e ha bisogno di un continuo e importante apporto di sangue e ossigeno per nutrirsi. Qualsiasi restrizione di uno di questi parametri comporta un’alterazione che può essere transitoria e adattiva o persistente e maladattiva con conseguenze negative e sintomi.

9. il metodo Therapeutic Neuroscience Education TNE o Educazione Terapeutica Neuroscientifica dei colleghi fisioterapisti del gruppo Evidence in Motion EIM che prevede l’insegnamento della neuroscienza del dolore ai pazienti, senza tecnicismi o parole “vincolanti” ma mediante metafore e immagini semplici. E’ stato dimostrato che apprendere come funzionano il sistema nervoso e i meccanismi del dolore aiuta a modificare la percezione del dolore stesso e ha effetti terapeutici migliorativi e benefici a lungo termine.

10. il concetto di Trigger Point Miofasciale o Area di Disfunzione Neuro-Miofasciale AdiNeM che è tra le cause più comuni e diffuse di dolore lamentate dai pazienti nel mondo. Queste alterazioni coinvolgono contemporaneamente il sistema neuro-vascolare e quello miofasciale e sono normali risposte di adattamento funzionale entro certi limiti. In base al tempo di persistenza e in base al numero e alle aree muscolari coinvolte, possono diventare condizioni mal-adattive e scatenare sintomi o contribuire a peggiorare quadri clinici di altre patologie come la cefalea di tipo tensivo (in cui giocano un ruolo co-causativo) e l’emicrania senz’aura.

Watson Headache® Approach

Il Watson Headache® Approach è appunto un approccio specifico di terapia manuale fisioterapica efficace per valutare e trattare i disordini del rachide cervicale superiore (prime 3 vertebre) che possono essere presenti in tutte le forme di cefalea.

Le tecniche del Watson Headache® Approach sono supportate e integrate con un modello di ragionamento clinico unico, sviluppato dalle osservazioni del fisioterapista e ricercatore australiano Dr. Dean Watson che ha individuato un preciso schema clinico disfunzionale. L’approccio consiste in un protocollo di valutazione e trattamento della mobilità dei primi 3 segmenti spinali cervicali.

L’unicità e i vantaggi del Watson Headache® Approach sono:

1. Permette di identificare la rilevanza che le informazioni afferenti dal rachide cervicale superiore (l’ occipite e le prime 3 vertebre) hanno per la tua cefalea o emicrania o altri sintomi quali vertigini, capogiri, vomito ciclico, dolore all’occhio idiopatico etc.
2. Identifica il segmento cervicale responsabile dei sintomi della tua cefalea in modo molto accurato quando vengono applicate precise tecniche in modo sistematico.
3. La riproduzione dei sintomi e la loro risoluzione attraverso le tecniche applicate e mantenute, conferma la rilevanza del ruolo del rachide cervicale.

Questo fenomeno unico, fondamentale e potente della “riproduzione e risoluzione” del tipico dolore alla testa è stato l’oggetto di recenti ricerche su emicranici che hanno dimostrato la possibilità di riprodurre i sintomi tipici della cefalea e di de-sensibilizzare il tronco encefalico.
Nel Watson Headache® Approach si usano le stesse tecniche di valutazione e uno specifico ragionamento clinico per trattare e ripristinare la corretta funzionalità dei segmenti coinvolti.

L’ approccio si fonda su evidenze scientifiche neurofisiologiche consolidate e sull’esperienza clinica del Dr. Dean Watson che da oltre 25 anni si occupa esclusivamente di pazienti con cefalea e disordini cervicali associati. E’ insegnato e praticato in più di 20 paesi nel mondo grazie alla sua incredibile accuratezza diagnostica che lo ha reso uno degli approcci di terapia manuale più specifici per le condizioni di mal di testa e emicrania.

Tecnicamente l’approccio si basa su poche essenziali manovre praticate in modo specifico solo dopo una valutazione precisa e unica. Questa procedura origina da una reinterpretazione personale e originale di alcuni concetti di terapia manuale secondo Maitland e Mckenzie (movimenti artrocinematici, direzioni preferenziali, modificazione dei sintomi), non prevede l’uso di manipolazioni articolari ad alta velocità (hvla o thrust o “scrocchi”) né l’uso di mobilizzazioni articolari passive ritmiche o tecniche miotensive.

Oggi questa procedura è parte integrante dell’approccio CMT, il primo e unico network online di professionisti esperti nella prevenzione, cura, riabilitazione e gestione delle cefalee.

Riccardo Rosa e Dean Watson Milano 2017

Il nostro Network CMT

La Clinica del Mal di Testa è un network di Professionisti esperti in cefalee.

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