La visita medica specialistica per cefalee: cosa è

La visita medica specialistica per cefalee è la raccolta delle informazioni e l’esecuzione dei test necessari per inquadrare al meglio la tua condizione e diagnosticare la presenza di una o più forme di cefalea. E’ un incontro fondamentale soprattutto quando:

1. non hai ancora ricevuto una diagnosi formale da un medico specialista nella diagnosi e cura delle cefalee,

2. hai attacchi di mal di testa per più di 3 giorni al mese da più di 3 mesi ( se il numero supera i 10-15 attacchi al mese chiamaci subito),

3. ti stai curando col “fai-da-te” o seguendo le indicazioni del medico di medicina generale, dell’odontoiatra o del farmacista (che non non sono specialisti per cefalee) negli ultimi 6-12 mesi, senza risultati o, anzi, con peggioramenti.

Esistono numerosi tipi di mal di testa e l’emicrania senz’aura e la cefalea di tipo tensivo sono le forme più complesse e diffuse in cui numerosi fattori giocano un ruolo importante. Non tutti i medici se ne occupano. Le figure mediche a cui rivolgersi in Italia sono in primis i medici specializzati in neurologia, insieme a quelli di medicina clinica. Tutti questi medici a loro volta devono essere ulteriormente esperti proprio nella valutazione e trattamento delle cefalee (attraverso formazioni avanzate, un master o dottorato di ricerca) e far parte di Società scientifiche o Organizzazioni che studiano tale fenomeno. Le principali italiane sono: Società Italiana Studio delle Cefalee (SISC), Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee (ANIRCEF), Alleanza Cefalalgici e Fondazione CIRNA, e infine l’International Headache Society  (IHS).

 

La visita medica specialistica per cefalee: a cosa serve

La visita medica specialistica serve a 3 cose:

1. escludere subito le cosidette bandiere rosse,

2. stabilire una diagnosi medica precisa,

3. definire la terapia farmacologica o non-farmacologica più appropriata per la tua condizione.

È fondamentale evitare il pericoloso “fai-da-te” farmacologico oppure affidarsi esclusivamente e senza diagnosi a figure sanitarie non specializzate (il medico di famiglia, l’odontoiatra, il farmacista etc). Questi comportamenti sono tra le cause principali di peggioramento e cronicizzazione degli attacchi.

La persona con cefalea può ricevere una diagnosi singola o mista (cioè il medico riconosce la presenza di una sola forma di cefalea o più forme insieme, ad esempio: cefalea di tipo tensivo + emicrania senz’aura mestruale + cefalea cervicale miofasciale). Ciò dipende dalle caratteristiche sintomatologiche e dalla storia nonché dalla profondità di anamnesi e valutazione che il medico esegue.

La visita medica specialistica per cefalee: le 4 risposte del medico

Durante la visita medica specialistica per cefalee il medico cerca una risposta a 4 domande fondamentali:

1. La tua situazione nasconde qualcosa di pericoloso (tumore, patologia vascolare, etc)?

2. Tu hai le caratteristiche di una forma di cefalea primaria o secondaria e quante e quali comorbidità (disturbi del sonno, alimentari, psico-emotivi, disordini cervicali o mandibolari, altre patologie) sono presenti? 

3. In base alla ricerca e all’esperienza clinica, quale tipo o quali tipi di cefalea riflettono meglio la tua condizione? Hai le caratteristiche di una forma singola o mista? Specifica o probabile?

4. In base all’esperienza clinica, alle evidenze scientifiche e alle tue aspettative e bisogni, qual è il trattamento migliore da fare?

La visita medica specialistica per cefalee: 4 fasi

La visita medica specialistica per cefalee si sviluppa in 4 fasi:

1. un’accurata anamnesi che serve a indagare e comprendere:

  • le caratteristiche dei sintomi e segni clinici degli attacchi del tuo mal di testa;
  • la loro frequenza, l’intensità e durata (per questo è fondamentale arrivare alla visita con un DIARIO CEFALEE compilato da minimo 2-4 settimane);
  • l’evoluzione del disturbo nel tempo;
  • la familiarità (c’è qualcuno in famiglia che ne ha sofferto o ne soffre? mamma, nonna..);
  • i precedenti trattamenti non farmacologici effettuati (omeopatia, chiropratica, osteopatia, fisioterapia, agopuntura, infiltrazioni etc);
  • i farmaci attualmente utilizzati;
  • la presenza di altre patologie;
  • i fattori “stressors” cioè quelli che stressano in eccesso e irritano il sistema nervoso facendo precipitare o peggiorando un attacco (come ad esempio le disfunzioni muscolo-scheletriche cervicali o mandibolari);

2. un esame clinico neurologico e/o un esame fisico articolare e muscolare per verificare la presenza di disturbi neuro-muscolo-scheletrici specifici;

3. diagnosi e indicazioni terapeutiche;

4. approfondimenti con altri professionisti per trattamenti di fisioterapia, dietoterapia, psicoterapia etc.

L’esame dei movimenti articolari e della funzionalità muscolare può essere eseguito dal medico o, anche e soprattutto, da un fisioterapista specializzato nel trattamento delle cefalee.
Sopratutto quando si soffre di problemi cervicali o mandibolari in concomitanza con le cefalee, la visita muscolo-scheletrica è fondamentale per completare al meglio il quadro diagnostico.

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